Dott.ssa Raffaella Calì
Psicologa - Psicoterapeuta

In cosa consiste l'Analisi Transazionale

L'Analisi Transazionale è una forma di psicoterapia che prende in considerazione sia le relazioni che hanno costruito la persona nelle sue origini, sia le modalità che attualmente essa usa per relazionarsi con gli altri.

Quindi, lavora sul presente e sulla concreta esistenza, ma altresì su quanto è stato lasciato impresso dai momenti più significativi della propria storia. Per spiegare quanto appena detto nei termini che utilizza l'Analisi Transazionale, si può dire che essa si occupa dell'individuo nelle sue relazioni, che si esprimono in quelle che definisce transazioni. In queste ultime si manifestano gli aspetti fondamentali della personalità, che chiama Stati dell'Io e si raccolgono gli aspetti negativi e non funzionali che generano situazioni di disagio, blocco o ripetitività, che definisce Giochi psicologici.

L'Analisi Transazionale ritiene che per comprendere profondamente se stessi sia necessario considerare l'insieme di quelle relazioni che sono state fondamentali nelle prime fasi di vita e le risposte (più o meno limitanti) che ciascuno vi ha dato. In riferimento a quest'ultimo aspetto parla di Copione. Essa, inoltre, sostiene che tutti gli esseri umani hanno delle grandi potenzialità, ma raramente le usano pienamente a causa di difese elaborate conseguentemente a vicende risalenti all'infanzia e vissute come molto dolorose. Molto spesso però, gli individui non sono consapevoli dell'esistenza di queste difese. Probabilmente, esse sono state la risposta adeguata (intesa come il male minore) alla situazione vissuta come drammatica; poiché si sono cristallizzate nel profondo di se stessi e si attivano automaticamente anche nel presente, in cui le condizioni ambientali sono intanto cambiate favorevolmente rispetto al passato, questo crea dei problemi che possono manifestarsi sotto varie forme di sofferenza: da quelle di tipo fisico, come dolori allo stomaco, mal di schiena, mal di testa, ... a quelle di tipo psicologico, come difficoltà relazionali, ansia, depressione, fobie,...; oppure ancora possono manifestarsi sotto forma di un generalizzato senso di inquietudine e insoddisfazione o la sensazione di non sentirsi realizzati. Dal momento che ho menzionato le sofferenze fisiche, è importante chiarire che non tutti i problemi fisici possono essere curati psicologicamente, ma solo quelli che nascono dalla reazione dell'organismo nei confronti di una problematica psicologica.

Inoltre, la cura psicologica non è uguale per tutti i problemi, così come non è uguale per tutte persone. Essa tiene cioè conto del fatto che ciascuno ha delle proprie “individuali caratteristiche”.

Qualunque sia il tipo di problema portato in terapia, esso viene considerato una diversa manifestazione di un'incompletezza dello sviluppo personale. Paziente e terapeuta concordano un obiettivo e lavorano insieme per il suo raggiungimento: entrambi hanno responsabilità e valore, pur se in maniera diversa perché diversi sono i loro ruoli e le loro competenze.

La cura si basa su di un rapporto di genuina accettazione e comprensione da parte del terapeuta insieme al corretto impiego delle varie tecniche psicoterapeutiche ritenute adatte di volta in volta. Questo significa che la psicoterapia è in un certo senso sempre la stessa, ma al contempo è molto diversa da persona a persona (come suddetto).